Disporre I Fiori Con L’Arte Ikebana
Quando acquistiamo o riceviamo in regalo dei fiori freschi ci si prospettano due alternative: la prima è prendere il solito vaso, quello che teniamo sulla mensola in salotto, riempirlo d’acqua e metterci i fiori; la seconda? Prenderci del tempo e dedicarci all’Ikebana, l’arte giapponese di disporre i fiori recisi.
DA RELIGIONE AD ESPRESSIONE ARTISTICA
Ikebana, letteralmente “fiori viventi”, è un termine giapponese che indica l’arte di disporre i fiori recisi seguendo regole e strutture ben precise.
Si tratta di una disciplina filosofica originaria dell’Oriente, praticata inizialmente dai nobili e dai monaci buddhisti a scopi prettamente religiosi ma che, con il tempo, è diventata una vera e propria arte.
Esistono diverse scuole di Ikebana, ognuna con le proprie peculiarità: lo stile Rikka, ad esempio, si distingue per composizioni molto grandi e scenografiche, mentre lo stile Shoka predilige sobrietà e minimalismo. Ciò che accomuna tutte le tecniche è però la simbologia: la composizione deve rappresentare un equilibrio tra cielo, terra e uomo e risultare armonica con l’ambiente circostante.
COME SCEGLIERE I FIORI E I VASI PIÙ ADATTI
Regola base dell’arte Ikebana è che tutti gli elementi coinvolti nella composizione siano di origine naturale: via libera quindi a rami, foglie, pietre, fiori, boccioli e naturalmente acqua.
Nella selezione dei fiori da utilizzare è importante rispettare la stagionalità, senza dimenticare di controllarne il significato: se la dalia trasmette eleganza e dignità, il garofano giallo può indicare incertezza nei propri sentimenti.
Da non sottovalutare è anche la scelta del contenitore, in quanto parte integrante della composizione stessa: non ci sono limitazioni sulla forma, mentre per i materiali è preferibile scegliere vasi realizzati in terracotta, legno o ceramica, meglio ancora se si tratta di pezzi di artigianato realizzati a mano.
LA DISPOSIZIONE DEI FIORI
Una volta selezionati, gli elementi vanno poi disposti nel vaso rispettandone la simbologia: lo stelo più lungo rappresenta qualcosa che si avvicina al cielo ed è l’elemento centrale dell’intera composizione; lo stelo intermedio simboleggia l’uomo, dovrebbe avere una lunghezza pari a 2\3 di quello principale e va disposto sempre in maniera inclinata, come se “puntasse” verso l’alto; il terzo stelo, quello più corto, corrisponde alla terra. Questi tre rami devono risultare in perfetto equilibrio tra loro, esattamente come le forze che rappresentano, senza trasmettere una sensazione di sforzo o fatica.
Per sostenere i fiori e i rami all’interno della composizione ci si può tranquillamente affidare alle classiche spugne da fiorista, opportunamente ritagliate e nascoste nel vaso in modo che non siano visibili. In alternativa, i veri maestri Ikebana utilizzano il kenzan: si tratta di un oggetto molto particolare, generalmente realizzato in metallo e dotato di piccoli chiodi sui quali incastrare gli steli, facilmente reperibile online o nei negozi specializzati.
Chiunque voglia cimentarsi nell’Ikebana può farlo da autodidatta, dotandosi di tanta pazienza e creatività nella comodità del proprio salotto, oppure frequentando uno dei tanti corsi presenti sul territorio, che permettono anche di approfondire gli aspetti più tradizionali e filosofici legati a questa splendida arte.
Team Florena Fermented Skincare
Dicembre, 2019